Il Catasto

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Il catasto vigente in Italia è, come recita il primo articolo della sua legge istitutiva, geometrico, particellare e non probatori: sebbene fra le sue registrazioni vi siano cenni relativi alle mutazioni di proprietà dei beni censiti, queste non hanno valore di piena prova della proprietà, ai sensi della definizione nella suddetta norma del 1886.

Nel sistema del catasto ordinario, infatti, le schede relative alla conservazione del catasto fabbricati non sono “intestate” ai beni, ma ai nominativi.

Il passaggio di proprietà di un terreno o immobile (per acquisto o successione) viene registrato immediatamente alla locale conservatoria e dopo alcuni mesi o più anche al catasto.

Il catasto viene detto particellare, si vuole indicare con questo termine la suddivisione del territorio in tali particelle.

Il Catasto Viene detto geometrico perché individuate geometricamente mediante rappresentazione cartografica (mappa) ed alle quali è associata la valutazione della redditività degli immobili.

 

In Italia oggi il catasto e i servizi relativi, sono gestiti dall’Agenzia del territorio (dal 1° dicembre 2012 incorporata nell’Agenzia delle Entrate, come previsto dall’art. 23-quater del decreto-legge n. 95/2012) (istituita dal decreto legislativo 30 luglio 1999 n. 300) e dai comuni che hanno scelto di esercitare le funzioni catastali loro attribuite da apposite convenzioni.

 

 

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